In difesa della carta stampata
- dbesana
- 25 dic 2020
- Tempo di lettura: 1 min

Una amica giornalista tempo fa mi ha raccontato di un funzionario statale che chiedeva il pdf di un articolo che non aveva voglia di comprarsi "Repubblica".
"Ma, scusa, a parte il fatto che se te lo mando mi licenziano, stai a perdere tempo per essere in un articolo che per voi non vale un euro e mezzo?"
Ecco come siamo messi; nemmeno chi è citato su un giornale riesce a spendere un euro per comprarlo, anzi meno che in digitale costa 30 centesimi, e alla fine siamo tutti attratti da notizie scritte senza alcuna cura da testate improbabili che hanno il solo scopo di infettarci di cookies e strapparci qualche involontario "Click" su finti link e finti filmati.
Io non ne posso più di leggere idiozie e non ne posso più di sentire le lamentele dei giornalisti umiliati. Sono stato a casa per il Natale, non vado a sciare, non brucio benzina, oggi ho fatto l'abbonamento a un quotidiano cartaceo e domani, se cio riesco che non è semplicissimo, ne faccio almeno un'altro.
Siete tutti invitati. Buon Natale!
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